bhe secondo me stiamo a parlare diel nulla
mi spiego meglio, non importa se sei un tifoso di basket, di calcio, di pallavolo, di pallanuoto, di ciclismo o di bocce, se vai in un luogo pubblico devi mettere in conto che oltre te e i tuoi amici ci sono altre persone, e per queste persone devi avere un certo rispetto, che siano dei tuoi stessi colori o che siano di altri colori, perchè chi viene in trasferta, e lo fa senza scopi bellici(perchè i celebrolesi ci sono lo sappiamo, il problema è che chi se li porta dietro dovrebbe saperli controllare o cercare di escluderli) allora ha il tuo stesso diritto di cantare per la sua squadra e di divertirsi
forse sono un pò troppo moderato nel tifo, ma a me gli insulti alle squadre avversarie non piacciono, canto per la mia squadra non per insultare chi che sia a caso trovo assurda la necessità di vietare le trasferte ai tifosi, ma in efeftti è un pò difficile vietare la trasferta ai soliti idioti un esempio(se ho una notizia sbagliata coach landi mi corregga) al ritorno della juvecaserta in serie A ci fu il divieto di trasferta per i casertani a Roma visti i "Precedent" di 10 anni prima, bhe il ruisultato fu che circa 150 casertani andarono a roma e furono ospitati dai romani e esposero un bello striscione contro i divieti di trasferta
ecco questa mi sembra la cosa più naturale da fare, perchè tra persone ragionevoli non c'è divieto che tenga
comunque per quanto se ne voglia parlare questi problemi non derivano dal tifo organizzato ne dai problemi che ha uno sport in generale, ma da un problema sociale ben più ampio, è normale che al teatro non trovi l'imbecille di turno, perchè l'imbecille il teatro lo vede come una cosa noiosa e inutile, quasi da insultare chi ci va, è più facile che sia attratto da uno spettacolo come lo sport
P.S. io faccio karate e sto diventando istruttore, vi assicuro che i palazzetti non saranno pieni, anche perchè di appassionati che vengono a vedere le gare (anche se per entrare non si paga XD) c'è ne sono pochi, ma vi assicuro che il tifo c'è e ogni palestra incita i propri compagni, senza offendere l'avversario (il rispetto dell'avversario è alla base della disciplina tra l'altro) quindi non vedo perchè non si possa avere la stessa cosa in un palazzetto o in uno stadio