Per come la penso io, la differenza principale stà nel modo di intendere il calcio; il tifoso è legato ai risultati della propria squadra, l'ultrà è legato alla maglia.
Mi spiego meglio, il tifoso rimane tale fino a quando la squadra ottiene risultati positivi; basta vedere per esempio la Juve, quando lottava per traguardi importanti lo stadio era pieno, ora invece che la squadra è in un momento di difficoltà sullo stadio si vedono i soliti quattro gatti.
Per l'ultrà invece non è importante contro chi si gioca e che risultato si ottiene, la cosa fondamentale è che i calciatori dimostrino di meritare la maglia che indossano, che dimostrino di amare la maglia quanto la amano loro; si possono anche perdere 38 partite su 38, ma se i giocatori ci "lasciano la pelle" sul campo, se combattono fino allo stremo, allora usciranno dal campo tra gli applausi.
Mi infilo nel discorso pur non seguendo il calcio.
Questa definizione non mi piace.
Io non mi ritengo un ultrà, sono spesso andato al palazzetto (come ho già detto, non seguo il calcio) e sono spesso stato l'individuo più rumoroso nel raggio di un paio di chilometri, ho cantato, urlato, schernito l'avversario e anche l'arbitro (perchè anche quello ci sta, se si resta nel limite della decenza e, sopratutto, se lo si considera sempre un essere umano quale è), ma mai, dico MAI, mi è passato per la testa di alzare le mani a qualcuno... sono un tifoso normale, dunque.
Eppure continuerò a tifare e ad amare (in senso lato, ovviamente.. e non chiedetemi di specificare cosa intendo per amare ché se no facciamo le 2 del mattino a filosofare :P) la mia squadra qualunque cosa succeda.
Dovesse arrivare ultima, dovesse salire in A il mio atteggiamento sarà sempre lo stesso... e come ho già detto, non sono un ultra.
In questo, come un po' in tutto il discorso, concordo con NDR619, la differenziazione tra tifoso e ultra è secondo me inutile e dannosa, porta solamente a tensioni e sopratutto porta quasi a giustificare alcuni degli atti commessi (da ambo le parti... ho sentito spesso dire "se lo meritava, così impara a tirare i motorini") perchè "tanto sono andati lì per quello".
Vero che gli ultra non sono il solo problema del nostro calcio, ma altrettanto vero è che sono una causa scatenante di tanti problemi, ed è inutile difendersi dietro la maschera del "quelli che conosco io sono bravi" o "con le società non ci sono legami", perchè sappiamo tutti cosa sono capaci di fare dei tifosi troppo scalmanati.
Il ritrovarsi tra amici, il girare l'Italia in furgone, il passare una giornata diversa dal solito sono tutte cose bellissime che però poco hanno a che fare col tifo di una squadra di calcio, infatti si possono fare benissimo senza andare poi allo stadio.
La differenza tra il tifoso e l'ultra è (e qua mi avventuro in un campo a me sconosciuto visto che non conosco nessun ultra di persona, per cui perdonatemi se sbaglio ma, sopratutto, correggetemi) che quest'ultimo vuole sfogarsi, non divertirsi... segno di un stato di malessere congenito all'individuo.