Scusate, io sono capitato nella situazione di cui si parla... dal lato di chi offre il giocatore.
Proprio pochi secondi fa si è conclusa l'asta su un giovane che avevo messo in vendita per uno stupido errore di calcolo di cui mi sono accorto un minuto dopo aver avviato l'asta.
Ho visto che rilanciare era possibile per me, ma prima di farlo mi sono posto il problema di "liceità" della cosa.
Ho letto bene le regole, specie il Codice di Condotta, e non c'era menzione della cosa, come sapete.
Quello che ho fatto è stato scrivere al tizio che aveva fatto un'offerta, spiegandogli la situazione e dicendogli che avrei fatto un rilancio, che lo pregavo di non rilanciare a sua volta, e di eventualmente fammi sapere le sue intenzioni.
Il tizio non mi ha risposto ma ha smesso di partecipare all'asta, e così io ho riottenuto il mio giocatore, pagando l'errore iniziale con una piccola penale dovuta alle spese di transazione.
Sinceramente non mi sento per niente in colpa, ecco.
Mi sembra che l'idea di "imitare" il gioco calcistico (consentendo il ritiro dall'asta con penale, prima che qualcun altro offra, e non consentendo il rilancio su un proprio giocatore) sia un'ottima soluzione perché non sfavorisce quelli in buona fede.
Se invece qualcuno mette una base d'asta bassa sperando di attirare compratori per poi rilanciare, io credo che quello debba essere un rischio calcolato... quindi pur sempre un rischio: se attiro compratori che si mettono ad asteggiare buon per me, se no... ho rischiato e la pago.
Last edited by Stavrogin at 7/28/2011 10:19:05 AM