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Calcio-Curve D'italia-Ultras

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186884.120 in reply to 186884.119
Date: 6/11/2011 6:03:51 AM
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io, che sono conosciuto come un utente moderato e rispettoso, ti dico questo.

per me gli ultras potrebbero essere usati come combustibile fossile.

non so se oltre al giuoco del calcio segui altri sport ma ti assicuro che se vai a seguire una partita di tennis e ti comporti come un ultrà vieni accompagnato fuori dopo 5 minuti. nella pallacanestro (per lo meno nei palazzi che frequento io) vieni isolato e segnalato dagli altri tifosi. soltanto nel giuoco del calcio e in tifoserie di pallacanestro con elementi che non possono entrare in stadi dove si pratica il giuoco del calcio ho visto atteggiamenti del genere.

quando e se sarai mai padre e adulto e avrai figli e ti interesserà la loro salvaguardia difficilmente li porterai in luoghi frequentati da ultras.


Sbagli sue due aspetti.
Gli ultras esistono anche nel mondo del basket,e non per forza sono legati al calcio,
lo puoi vedere da tifoserie come Cantù,Caserta,Brindisi,Siena ecc...

Altra cosa,quando sarò padre,i miei figli li porterò in curva,
come ha fatto mio padre quando ero fanciullo con me.
Come ha detto un altro ragazzo sul forum,la partita in curva la vedi diversamente,
ti dà emozione diverse,spero che anche mio figlio le potrà vivere queste emozioni.

Last edited by squadra invincibile at 6/11/2011 6:27:56 AM

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186884.121 in reply to 186884.11
Date: 6/11/2011 7:49:37 AM
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Quando qualcuno si lamenta che le proprie "idee" vengano malamente respinte, mi chiedo come possa pensare di essere ben accolto dicendo che è giusto ammazzarsi per un dialetto o per un colore. Se così è, ditemi allora che differenza c'è fra questi ultras e le gang di strada: entrambi hanno i loro territori, i loro colori, e si scannano per difenderli. Condannare un comportamento selvaggio di questo tipo ci rende degli ipocriti perbenisti?
Un sacco di persone IMPAZZISCONO quando si trovano all'interno di gruppi di amici gasati... quando un individuo entra nella folla perde la propria personalità, diventa un tutt'uno col gruppo e quindi forte e anonimo, ed ecco che la persona educata viene messa da parte e viene fuori l'animale. Che siano un gruppo di ultras, un gruppo di islamici incazzati, un qualsiasi gruppo appartenente a una fazione politica, una comitiva di amici a Ibiza, quando sei spalleggiato da altri 20 uomini diventa incredibilmente facile rispondere "che cazzo guardi?" a quell'energumeno che da solo non affronteresti mai. E sfasciare un autobus diventa una cosa divertente, così come lanciare una bottiglia, perchè tanto "non si sa chi è stato", e nessuno risponde più delle proprie azioni. Anzi, magari ti viene pure detto "ihihih bravo bravo".
E' per questo che non si riesce mai a fare una netta distinzione fra il tifoso buono e il tifoso cattivo, perchè al di là di coloro che cercano nello sport (o nella religione, o nella politica) solo un pretesto per fare casino, un sacco di persone che nella vita di tutti i giorni sono responsabili, gentili, intelligenti, possibilmente hanno quei 5 minuti in cui perdono la testa.

E' vero che il tifo "da manuale" non prevede violenza, ma per un sacco di gente è impensabile riuscire a mantenere l'eccitazione della partita, la rivalità accesa con l'altra squadra, lo sfottò che arriva e va a toccare il tuo nervo scoperto, la sconfitta bruciante con successiva derisione, e accettare tutto ciò rispondendo solo a parole senza lasciarsi trascinare dall'istinto irresistibile di andargli a spaccare la faccia, perchè "non ti devi permettere, ora ti faccio vedere io". A questo punto, non è più una questione di fede verso la maglia, si sfocia nel fanatismo, che è pericolosissimo in qualunque ambito, e chiunque sia un appassionato del tifo fatto con il cuore, con le emozioni, e come una grande festa, dovrebbe assolutamente condannare tutto ciò, perchè non ha alcuna giustificazione e mai ne avrà. Nel momento in cui allo scemo del gruppo che lancia una bomba carta verrà detto "sei un coglione, con noi non esci più", allora ci sarà da divertirsi davvero.


p.s. voglio puntualizzare una cosa: non ho mai detto da nessuna parte che qualunque tifoso di una squadra sia un criminale, né che debba necessariamente diventarlo, né che gli stadi siano delle bolge infernali dove uscirne vivi è un miracolo. Ma episodi di violenza dentro e fuori dagli stadi ce ne sono stati un miliardo e continuano ad esserci, soprattutto in Europa, nel nord Africa e nell'America del sud. Il mio commento si riferiva a ciò e lascia intatti i tifosi intelligenti a cui anzi va la mia stima.
Bravi ragazzi, sapete dare il giusto peso alle cose.

Baci

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186884.122 in reply to 186884.121
Date: 6/11/2011 8:32:09 AM
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hai il dono della sintesi. :P

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186884.123 in reply to 186884.122
Date: 6/11/2011 8:40:07 AM
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arrivare fino alla fine è una prova di affetto nei miei confronti :P

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186884.124 in reply to 186884.121
Date: 6/11/2011 8:58:14 AM
Moonlight magic
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Quando qualcuno si lamenta che le proprie "idee" vengano malamente respinte, mi chiedo come possa pensare di essere ben accolto dicendo che è giusto ammazzarsi per un dialetto o per un colore. Se così è, ditemi allora che differenza c'è fra questi ultras e le gang di strada: entrambi hanno i loro territori, i loro colori, e si scannano per difenderli. Condannare un comportamento selvaggio di questo tipo ci rende degli ipocriti perbenisti?
Un sacco di persone IMPAZZISCONO quando si trovano all'interno di gruppi di amici gasati... quando un individuo entra nella folla perde la propria personalità, diventa un tutt'uno col gruppo e quindi forte e anonimo, ed ecco che la persona educata viene messa da parte e viene fuori l'animale. Che siano un gruppo di ultras, un gruppo di islamici incazzati, un qualsiasi gruppo appartenente a una fazione politica, una comitiva di amici a Ibiza, quando sei spalleggiato da altri 20 uomini diventa incredibilmente facile rispondere "che cazzo guardi?" a quell'energumeno che da solo non affronteresti mai. E sfasciare un autobus diventa una cosa divertente, così come lanciare una bottiglia, perchè tanto "non si sa chi è stato", e nessuno risponde più delle proprie azioni. Anzi, magari ti viene pure detto "ihihih bravo bravo".
E' per questo che non si riesce mai a fare una netta distinzione fra il tifoso buono e il tifoso cattivo, perchè al di là di coloro che cercano nello sport (o nella religione, o nella politica) solo un pretesto per fare casino, un sacco di persone che nella vita di tutti i giorni sono responsabili, gentili, intelligenti, possibilmente hanno quei 5 minuti in cui perdono la testa.

E' vero che il tifo "da manuale" non prevede violenza, ma per un sacco di gente è impensabile riuscire a mantenere l'eccitazione della partita, la rivalità accesa con l'altra squadra, lo sfottò che arriva e va a toccare il tuo nervo scoperto, la sconfitta bruciante con successiva derisione, e accettare tutto ciò rispondendo solo a parole senza lasciarsi trascinare dall'istinto irresistibile di andargli a spaccare la faccia, perchè "non ti devi permettere, ora ti faccio vedere io". A questo punto, non è più una questione di fede verso la maglia, si sfocia nel fanatismo, che è pericolosissimo in qualunque ambito, e chiunque sia un appassionato del tifo fatto con il cuore, con le emozioni, e come una grande festa, dovrebbe assolutamente condannare tutto ciò, perchè non ha alcuna giustificazione e mai ne avrà. Nel momento in cui allo scemo del gruppo che lancia una bomba carta verrà detto "sei un coglione, con noi non esci più", allora ci sarà da divertirsi davvero.


p.s. voglio puntualizzare una cosa: non ho mai detto da nessuna parte che qualunque tifoso di una squadra sia un criminale, né che debba necessariamente diventarlo, né che gli stadi siano delle bolge infernali dove uscirne vivi è un miracolo. Ma episodi di violenza dentro e fuori dagli stadi ce ne sono stati un miliardo e continuano ad esserci, soprattutto in Europa, nel nord Africa e nell'America del sud. Il mio commento si riferiva a ciò e lascia intatti i tifosi intelligenti a cui anzi va la mia stima.
Bravi ragazzi, sapete dare il giusto peso alle cose.

Baci


quoto ^^

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186884.125 in reply to 186884.50
Date: 6/11/2011 9:23:22 AM
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Io sono per il tifo stile NBA, pochi cori fatti come si deve, tutti seduti, neinte casini, niente insulti, niente sfottò, niente manifestazioni becere di idiozia e via dicendo.

Non c'è niente di male nel tifo, non era mia intenzione dare a intendere che il tifo "rumoroso" sia negativo, tutt'altro. Ho semplicemente espresso un parere: io voglio guardare uno spettacolo in campo, di quello che succede sugli spalti non me ne frega nulla né deve fregarmene. Questo è il mio punto di vista.


Eh però ti contraddici, non ti frega niente di quel che succede sugli spalti e poi vorresti il tifo stile nba?
A me il tifo stile nba non piace ma se mi assicurassero che avere un tifo di quel genere portasse ad avere uno stadio sempre pieno allora potrei ripensarci.
Però ripeto a me vedere l'atmosfera nello stadio del Dortmund o nella Belgrade Arena o anche lo stadio del Liverpool per me non ha paragoni.
Comunque in italia è sbagliato anche il pensiero del tifoso in generale eh.


Intendo a livello di paragoni, se dovessi indicare una tipologia di tifo che trovo corretta e adeguata, preferisco quella stile NBA. Poi quando guardo una partita l'unica volta in cui mi sono accorto dei tifosi è stata quando l'intera arena di Washington gridava Over-rated a quel pippone di James, per il resto non li ho mai calcolati.

Solo nel wrestling sinora ho trovato importante l'apporto del pubblico, che è calcolato proprio come variabile dagli stessi booker che preparano gli show.

Che poi il discorso sul tifo nasce dal fatto che ci sono una valanga di perversioni legate appunto al mondo ultrà (e non mi si venga a dire che non hanno privilegi, in taluni casi addirittura li pretendono, vedasi la lunga polemica che c'è stata tra i vertici del Milan e i capi ultrà che rivendicavano diritti per il loro supporto): se ci fosse più educazione e un rapporto normale tra tifo e sport non credo ci sarebbe nemmeno l'esigenza di farsi domande su quale tipologia di tifo si preferisce e via dicendo.

Comunque ti ripeto: fare ciò che ti piace (stare in curva) insieme ai tuoi amici è alla base di una qualsiasi attività, non solo del tifo.

La discussione è un pò troppo lunga per andarmela a rileggere tutta, ma vorrei precisare che il pubblico può essere fondamentale in sport veri (visto che il wrestling è una pagliacciata e non uno sport), come ad esempio nel football americano, che, tra l'altro, sia a livello di college che di NFL, ha in generale il tipo di tifo che preferisco.

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186884.126 in reply to 186884.125
Date: 6/11/2011 11:23:52 AM
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Nel wrestling il pubblico è calcolato come variabile nel preparare gli show e nel determinare le caratteristiche dei personaggi, in tal senso l'ho tirato in ballo.

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186884.127 in reply to 186884.126
Date: 6/11/2011 11:29:25 AM
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Nel wrestling il pubblico è calcolato come variabile nel preparare gli show e nel determinare le caratteristiche dei personaggi, in tal senso l'ho tirato in ballo.

Si, l'avevo capito, però il senso del mio post è che ci sono sport (veri ;)) in cui il pubblico effettivamente pesa sull'andamento della partita.